[Su You’ll Be My Girl] Io l’ho detto che non mi ha colpita particolarmente, ed è vero (anche se, anche se… la Long Version…)… ma ha una capacità di ficcartisi nel cervello come nessuna mai. Dopo due giorni e quattro ore di viaggio in macchina a suon di Manegarm, Helloween, Finntroll e Dalriada, con una spolveratina di TYR e Arkona, cos’è che mi fischietto – ma non so fischiettare – nel silenzio? O.o

(Che poi lo so il perché. Due motivi, precisamente. Ma non li posso scrivere – o magari lo farò un’altra volta, chissà… se avrò tendenze suicide. Per il primo, la percentuale di voi che lo capirebbe, mi lapiderebbe per una ragione o quella opposta, senza vie di mezzo. Per il secondo, una ristretta cerchia di nerd illuminati avrebbe un guizzo, poi acchiapperebbe una pietra per unirsi al coro. I Mutter Dog mi lancerebbero appresso blog, netbook, pc desktop, cellulare, baracca e burattini.)

Just Another Release Party?!

70's Cafè Ligera

Beh… WOW!!!

Nella prima parte della serata… ehm… c’è stata qualche difficoltà logistica. Della serie “Riusciranno i nostri eroi a far ascoltare a tutti gli ignari fans il nuovo EP? Lo scoprirete (forse) nella prossima puntata. Per il momento abbiate fede, ma non so in che cosa”.

Tipo che abbiamo chiamato quei tizi della pubblicità dell’Amaro Montenegro di una nota marca di amaro. Erano sull’aereo che riportavano in salvo l’antico vaso tutti tranquilli, ma quando hanno sentito di questa Mission Impossible l’hanno buttato a mare e sono corsi in soccorso. Poi però hanno incontrato lui. Lui, il tizio delle rose, che la parola “no” la devi dire perfino in aramaico e a testa in giù, pregando in cinese che la comprenda. E non ce l’hanno fatta.

Però avevamo uno Stormtrooper Fumettista e un’altra Abile Fotografa a coadiuvare quest’improvvisata Justice League che darà filo da torcere a quella DCcomicsiana.

E tutto ciò mi passava per la testa mentre dialogavamo amabilmente in quattro nell’attesa che gli imprevisti cineforumini occupanti il locale sloggiassero. Tutto ciò mi passava per la testa mentre guardavo il barman saltellare – ballare? – schivando e portando diretti ad un ipotetico avversario immaginario pericolosissimo, sulle note di Eye of the Tiger, in questo locale che era tutto un film.

Capite, no?

Ma inzomma. Veniamo al punto. Il CONCERTO.

I Mutter Dog così non li avete mai sentiti. O almeno, io di sicuro no. Ve l’avevo detto o no che sarebbe stata una figata? Eh, ve l’avevo detto? Mi sa che ho sbagliato.

E’ stato anche meglio!!!

Trascinanti e coinvolgenti, si sono divertiti facendoci divertire. Già dall’Intro. Subito. Che ti prende proprio bene, lo capisci al volo che quel che viene dopo ti farà saltellare (ma non siamo ancora così audaci, non tutti!) e fare sìsì con la testa. E trattandosi del Release Party dell’ EP, via immediatamente con il primo brano, 90. Energico, “poco pancake” (cit. Aleph), l’ideale per cominciare.

La band al completo!!!

E poi un “classico”, The Stranger. Sì sì, quella da cantare a squarciagola, se ‘ssi fan addaver’ (Abruzzesi, a me!).

E poi? Cos’hanno suonato?

BodoAh, sì, la cover di P!nk, Get The Party Started. L’originale, in tutta sincerità, non l’ho mai apprezzata troppo, neanche quando ero più bimba. Però la loro versione mi piace, l’hanno decisamente migliorata, e di parecchio anche.

E ancora, la mia attuale preferita (quasi spodestata, come leggerete tra poco), Close Your Eyes, che mi ha colpita dalla prima volta, e l’ho eletta preferita in uno schiocco di dita e uno sbrilluccichio di occhi. Da ascoltare e riascoltare (perché, adesso, ho il cd!!!).

A questo punto c’è stata una cosa che io adoro follemente: l’assolo di Mux, che “ogni tanto si deve sfogare con i suoi tamburelli” (cit. Bodo).

Ecco, chi ascolta la musica solo da cd et similia non avrà neppure una minima percezione di quel che può essere sentire quella batteria che ti tiene il tempo al cuore, che la senti nelle orecchie, nel cervello e fin dentro alle vene.

Continuo a dirlo, per molti gruppi in generale vale questa cosa, ma – e questa è un’opinione personale, ovviamente – per i Mutter Dog in particolare: dovete ascoltarli live, se volete poter dire di averli “sentiti” veramente.

E quella che viene dopo la conoscete tutti tutti tutti (perché se non la conoscete, come avete fatto ad arrivare qui? O.o): Somebody Just Like Me. E vabbè, qua il sìsì con la testa diventa esagerato, perché loro si gasano in un modo troppo coinvolgente quando la suonano. Non c’è timidezza che tenga, pubblico!!! Quando soundcheckano ne fanno sempre un pezzettino. E l’altra sera, accanto a me, una ragazza – stranita dopo suddetto sound check – che chiedeva al ragazzo che era con lei “Ma cantava il batterista???”, mi ha fatto sorridere. Eh, sì, anche. Figo, ve’?

Sorpresa sorpresa sorpresa!!! Brano nuovo!!! Che, appunto, New è il titolo provvisorio di questa meraviglia, con tanto di contest improvvisato per quello definitivo. Forse ho una nuova preferita, dopotutto, ma la devo riascoltare per dirvelo. Tanto ormai avrete capito che se seguirete questo TourBlog non potrò non farvelo sapere v.v .

 Aleph

E poi, e poi, e poi? Già già. “Un brano vecchissimo” (cit. Bodo). Una canzone che non mi ha troppo colpita neanche la prima volta, ma non ne sminuisco il significato affettivo. Io, in fondo, i Mutter Dog li conosco da pochissimo, ma li immagino, qualche anno fa, poco più che ragazzini, a far ascoltare al mondo uno dei propri pezzi, con chissà quali storie da raccontare… come si fa a non esserci affezionati? E’ You’ll Be My Girl. E sono certa che i fans “storici” la conoscono molto bene.

E… rullo di tamburi – anzi, dei “tamburelli” di Mux – … ciliegina sulla torta, il brano trainante dell’EP omonimo, che ormai tutti canticchiamo anche dormendo – merito di spammer di alto profilo! – Light Up The World.

La canzone ormai la conosciamo, ma quasi sembra nuova ogni volta, tanto ti entusiasma. E’ che se la musica si vedesse, i Mutter Dog brillerebbero quando la suonano. Tanto coinvolgente da far richiedere un bis (e ci hanno accontentati, bissando The Stranger).

Bellissima serata, tra le evoluzioni chitarresche di Aleph che salta giù dal palco perché è “il chitarrista con l’alone mistico” (cit. da “Almost Famous”), Bodo frontman folle, Neek sedicente pornodivo, Mux che lav…ehm, suona i piatti pure a manate.

E la birra gratis! La BIRRA GRATIS!!!